Piattaforme elevatrici idrauliche

La Koppel A.W. costruisce ascensori dal 1958, ma da alcuni anni su richiesta dei suoi Clienti si è proposta sul mercato anche con le proprie piattaforme elevatrici per disabili.
Si tratta di un prodotto simile ma non identico all’ascensore, tecnicamente una “macchina”, conforme cioè alla direttiva 2006/42/CE ed alla norma EN 81-41 nel caso siano prive di porte di cabina; in pratica se ne diversifica soprattutto nei seguenti punti:
– minore ingombro in sezione verticale e orizzontale, a parità di portata e capienza;
– minore velocità, mai superiore a 0.15 m/s.;
– mancanza di porte di cabina qualora il comando sia a uomo presente (altrimenti è possibile installare porte automatiche o manuali di cabina, con manovra normale);
– generalmente porte di piano a battente, però oggi è possibile installare, qualora lo spazio laterale lo consenta, anche porte scorrevoli automatiche come in un normale ascensore;
– minor corrente di spunto, minor costo di allacciamento all’alimentazione di energia (non superiore a 1.5 KW), minor consumo energetico.

La KOPPEL A.W. installa anche piattaforme elevatrici con porte di cabina e di piano automatiche, conformi al proprio modello certificato.

L’alimentazione della piattaforma è monofase.

La piattaforme elevatrici sono in particolare adatte all’uso da parte di persone con mobilità ridotta, in edifici unifamiliari, o comunque con pochi appartamenti e poco traffico.

Spesso viene installata dove non è possibile o non è agevole l’installazione di un ascensore vero e proprio, ma sempre e comunque come servizio di mobilità verticale per le persone che ne hanno il bisogno.

Va tenuto presente che, secondo il DM 236/89 che ancora regola la materia “accessibilità” negli edifici, la corsa della piattaforma preferibilmente non dovrebbe superare i 4 m di altezza, specifica che però va confrontata con la possibilità concreta o meno di installare in alternativa un ascensore vero e proprio.

 

Ascensori con spazi verticali di sicurezza ridotti

Negli edifici esistenti è possibile installare ascensori idraulici (come questo mostrato nelle immagini) o anche elettrici con spazi di sicurezza verticali ridotti.
Non sempre infatti, purtroppo, è possibile disporre delle misure verticali standard (cioè quelle previste dalle norme EN 81-20) per la fossa e/o per la testata, e cioè la parte estrema superiore del vano corsa.
In questi casi un’altra recente norma armonizzata, la EN 81-21, consente di installare sistemi di sicurezza alternativi per i nostri manutentori che devono operare nel vano per la manutenzione dell’impianto.

Il vantaggio per il cliente è di non dovere realizzare opere murarie che in certi casi sono impossibili, o costosissime, o non ammesse dalle Sovrintendenze, e cioè di scavo eccessivo della fossa, o sfondamento di solette sovrastanti il vano corsa.

La testata può essere pertanto di altezza minore di 3 metri, e la fossa assai minore degli 1.5 m che solitamente vengono richiesti.

Ogni situazione naturalmente va vista a parte, anche perchè in certi casi estremi è necessario attualmente che il proprietario richieda una preliminare autorizzazione a tale operazione ad un organismo a ciò autorizzato o al Ministero dello Sviluppo Economico (DPR 19/3/15)

In ogni caso gli uffici commerciali e tecnici di KOPPEL A.W sono disponibili per esaminare la situazione e dare le indicazioni utili a risolvere il problema.