Prevenzioni incendi

La problematica che maggiormente si può trovare nella progettazione degli ascensori in Italia ed in Europa dal punto di vista della prevenzione incendi è quello della necessità di compartimentare il vano ascensore rispetto ad altre parti di edifici che siano, appunto, soggetti a prescrizioni di prevenzione incendi.

Per fare questo il costruttore deve progettare e realizzare adeguatamente la resistenza al fuoco del vano stesso, mentre l’ascensorista deve installare porte resistenti al fuoco secondo le normative applicabili. Queste ultime dipendono dal tipo di edificio e di uso, ed anche da leggi e norme nazionali.
Per esempio, la tipologia di porte tagliafuoco richieste in Italia è diversa da quella richiesta in Gran Bretagna, o in Francia, che a sua volta è differente, eccetera.
Tutte le porte tagliafuoco però, pur con diversa resistenza alla fiamma, al fumo, e/o isolamento termico, devono oggi essere provate e certificate da appositi laboratori che seguono in questo la norma armonizzata EN 81-58.

In alcuni edifici soggetti a questa legislazione italiana, si applica poi il d.m. 15 settembre 2005, che richiede a seconda dell’uso ascensori di date dimensioni e caratteristiche, e anche con tipi di manovra particolari che consentano l’esecuzione alle squadre di soccorso di operazioni di emergenza con gli ascensori. Koppel A.W. è in grado su richiesta di realizzare questi impianti particolari e di illustrarne più dettagliatamente le specifiche ai progettisti e clienti.

Più in generale in Europa, alcuni edifici richiedono la presenza di ascensori per pompieri, utilizzati dalle squadre di emergenza precipuamente per combattere l’incendio che si fosse sviluppato a qualche piano. Questi ascensori devono essere conformi all’apposita norma armonizzata EN 81-72. Anche questi impianti sono disponibili presso la KOPPEL A.W.

Al di là della stretta questione della prevenzione incendi, ogni ascensore in Europa dovrebbe essere in grado di realizzare, in caso di incendio, quanto richiesto dalla norma EN 81-73 “Comportamento in caso di incendio”. Sostanzialmente si richiede che, se vi è un sistema automatico o anche manuale di rilevazione e segnalazione d’incendio, esso, una volta collegato all’ascensore, determini che concluda l’ultima corsa permettendo alle persone di uscire dalla cabina, si porti al piano sicuro, e vi resti fermo con le porte aperte, in modo da impedire l’intrappolamento di persone in cabina durante l’incendio. Ogni ascensore Koppel dispone di questa funzionalità.

Il dipartimento tecnico di KOPPEL A.W. resta a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.

Ascensori antisismici

La Koppel A.W. opera in un territorio che, purtroppo, ha avuto nel tempo diverse esperienze di eventi sismici di vario grado.
In generale questo si può dire di buona parte del territorio italiano, e di altri Paesi europei, quali la Grecia, la Romania, il Portogallo, ed aree della Spagna e della Francia.
Il CEN/TC10 che norma gli ascensori nella UE ha pubblicato nel 2014 la norma EN 81-77 sugli ascensori da installare in zone sismiche. Quelli in zone generiche si dicono in classe 0, e sono normali impianti a norma EN 81-20, mentre, a seconda della sismicità del
territorio, come classificato dalle autorità nazionali, si avranno impianti in classe 1, 2 e 3.

La KOPPEL A.W.è in grado non solo di informare i progettisti e clienti interessati, ma anche di realizzare ascensori che sono già conformi ad EN 81-77, sia di tipo elettrico che, preferibilmente, idraulico.
In particolare, negli ascensori elettrici con o senza locale macchine, è importante che il contrappeso venga messo in grado di non fuoriuscire dalle sue guide, in modo da non collidere dopo un evento sismico con la cabina, con immaginabili conseguenze sugli occupanti.
L’ascensore idraulico non soffre di questo problema, né, tanto meno, dall’avere macchinari dentro al vano, come accade in un ascensore di tipo MRL.

L’evento però più importante da evitare è che, durante il sisma, qualcuno continui ad utilizzare l’impianto, per poi rimanere intrappolato nella cabina di un ascensore posto in un edificio che dopo pochi minuti potrebbe crollare. Ricordiamo che nell’ultimo sisma di Abruzzo ben due persone sono rimaste intrappolate, ed hanno dovuto essere evacuate in circostanze drammatiche per loro e per i soccorritori.
Naturalmente gli ascensori antisismici andranno comandati da un dispositivo posto nell’edificio in grado di riconoscere e reagire sin dalle prime scosse al sisma, in modo da permettere agli occupanti di uscire dalla cabina ad un piano sicuro, e poi di fermare l’impianto ed impedirne l’uso a quegli sconsiderati che tentassero di farlo.